
Avete mai provato, invece, ad utilizzare una comune moka per fare un infuso? È pratica, veloce e assicura un eccellente risultato soprattutto se si usano foglie e fiori! Si procede come per fare il caffè: -si riempie la caldaia (la parte inferiore della caffettiera) fino alla valvola, con un po’ di acqua; -si mettono le droghe, non in polvere ma in taglio tisana, sopra il filtro e senza comprimerle; -si avvita, si mette su fuoco molto basso e si attende che l’infuso riempia il bicchiere superiore. E si beve!… L’acqua, all’interno della caldaia, sottoposta al calore da noi indotto, inizierà a riscaldarsi e ad evaporare. La pressione che si creerà all’interno della caldaia aumenterà e inizierà a spingere, uniformemente, su tutte la superficie, compresa quella dell’acqua. Questa si sentirà sempre più spinta verso il basso, e senza arrivare al punto di ebollizione ma rimanendo ad una temperatura di circa 80° (temperatura ottimale per estrarre i principi idrosolubili NON termolabili delle nostre erbette) vorrà uscire e troverà, come unica via di fuga, il tubicino dell’imbuto che ospita, nel filtro, le erbe da noi scelte. Salirà e infonderà tutto il contenuto del filtro. Dopo poco continuerà a salire riempiendo, ben carica delle proprietà e aromi, il bicchiere superiore. Badate ad utilizzare una fiamma molto ma molto bassa, per fare sì che tutto il processo sia il più lento possibile! Facile, vero?
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