Sciroppo per la tosse con piantaggine, mirto, malva e rosa canina – WINTER EDITION!

Dato che alcuni di voi, per diversi motivi, non sono riusciti a fare, o hanno già finito, lo sciroppo di piantaggine che vi abbiamo proposto quest’estate, vi proponiamo rimedi alternativi da fare in inverno. La piantaggine e la malva adesso sono fuori dal loro periodo balsamico, quindi non hanno il livello ottimale di fitocomplessi, inoltre queste due ricette prevedono la cottura quindi andremo a perdere i fitocomplessi termolabili (ad esempio la vitamina C contenuta nei cinorrodi), ma nelle botaniche i fitocomplessi sono tanti e con caratteristiche diverse. Nel video vi indico quelli termostabili che rimangono anche dopo la cottura e rendono questo sciroppo così efficace!

SCIROPPO DI PIANTAGGINE ANTITOSSE, VERSIONE INVERNALE
60 g di piantaggine, circa 70 foglie (se la trovate, la migliore è la Plantago lanceolata, altrimenti usate le altre);
80 g di frutti di mirto, circa 170;
30 g di foglie di mirto, circa 400;
60 g di foglie di malva, circa 120, o altra Malvacea (ottime anche le foglie di tiglio o di altea).
70 g di cinorrodi, circa 36;
1 litro di acqua;
600 g di zucchero bianco.

Portate a bollore l’acqua aggiungendo fin dall’inizio i frutti del mirto e i cinorrodi (che devono bollire). Fate bollire 15 minuti col coperchio a fuoco dolce. Spegnete il fuoco. Aggiungete le foglie di mirto, piantaggine e malva. Mettete il coperchio e lasciate in infusione per 12/18 ore. Filtrate, strizzate le botaniche. Pesate l’infuso ottenuto. Aggiungete il corrispettivo del 60% del peso in zucchero (saranno circa 600 g). Portate a bollore. Fate bollire 30 secondi. Imbottigliate bollente in vasetti piccoli da 100/200 ml. Chiuso si conserva un anno, una volta aperto circa due settimane in frigo.

È uno sciroppo veramente efficace! Direi più efficace di quello fatto solo con la piantaggine! È stato provato su una persona con tosse cronica, su una persona con tosse da fumatore e due persone con bronchite. È vero che 4 persone non possono essere considerate una statistica, anche perché non erano in una situazione con variabili controllate, ma vi assicuro che ha fatto passare la tosse in tutti i quattro casi! Quindi ci riteniamo molto soddisfatte di questa ricetta inventata da noi!

Attenzione! Lo zucchero è tanto ma è l’unico modo per conservare gli sciroppi, che comunque si prendono a cucchiaini, al bisogno. Non attaccatevi alla bottiglietta che poi vi viene LA diabete (come dice la nonna Angiolina), anche se il sapore è veramente buonissimissimo, PURTROPPO! Se proprio non resistete potete utilizzarlo per fare degli aperitivi molto wild mettendo un po’ di sciroppo nel prosecco! Successo assicurato! Però cercate anche in questo caso di non berlo tutto! 🤭😉😜

INFUSO ESPETTORANTE
Questo infuso va bevuto almeno tre volte al giorno, senza essere dolcificato o con eventuale aggiunta di miele.
Fare bollire 250 g di acqua. Versarla in una tazza in cui avrete messo:
3 g di foglie secche di mirto (9 g se fresche, che corrispondono a 120 foglie);
2 g di foglie secche di piantaggine (6 g se fresche, corrispondono a 7 foglie);
3 g di foglie e fiori di malva secca (9 g se fresche, corrispondono a 20 foglie).
Coprite la tazza con un piattino, lasciate in infusione circa 7/8 minuti, filtrate e bevete.
L’infuso è amarino… Ma è un amaro spiacevole e aromatico (noi lo beviamo senza zucchero) se però lo fate per i bambini magari è meglio aggiungere un po’ di miele per addolcirlo.
La piantaggine da preferire è la Plantago lanceolata ma vanno bene anche le altre); se non trovate la malva potete usare un’altra Malvacea (ottime ad esempio le foglie di tiglio o di altea).

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